Secondo la Legge, gli amministratori di condominio sono tenuti ad aprire un conto corrente condominiale dedicato alla gestione degli stabili. Questo strumento nasce per tutelare anche chi abita in condominio. Per aprirlo occorre rispettare precise regole, ma ha sicuramente enormi vantaggi per tutti gli inquilini. Per chi è obbligatorio e quali sono le sue caratteristiche?

Conto corrente condominiale: di cosa si tratta

Con l’entrata in vigore della Legge n.220/2021 entrata in vigore il 18 giugno 2013 nasce l’obbligo per l’amministratore di aprire un conto corrente condominiale, indipendentemente dal numero degli inquilini che vivono in un edificio. Ricordiamo che l’amministratore deve essere nominato obbligatoriamente quando si superano gli otto condomini. Se non si supera questo numero durante un’assemblea di condominio si può decidere un modo alternativo di gestione.

Il conto corrente condominiale si può aprire in qualsiasi istituto bancario o alle Poste e nasce per fornire ai condomini tutte le informazioni necessarie per capire come viene usato il denaro versato attraverso i canoni o i conguagli. Quindi, l’obiettivo è garantire massima trasparenza e chiarezza. Inoltre, consente all’amministratore di dimostrare ai condomini come lavora e come amministra il denaro, evitando eventualmente denunce, malumori e accuse legate a una cattiva gestione condominiale.

A cosa serve il conto corrente del condominio

Il conto corrente servirà per gestire tutti gli importi versati da parte dei condomini o altre persone, per esempio viene usato per raccogliere le quote condominiali o anche i conguagli. Ma è sempre questo conto corrente che verrà usato per i pagamenti. Per esempio, si prelevano i soldi quando si rompe l’ascensore oppure quando sono necessari dei lavori ordinari e straordinari nell’edificio.

Il conto corrente deve essere gestito in modo sicuro e deve essere facile da usare, dotato di tutti i servizi necessari per amministrare entrate e uscite in modo chiaro: occorre poter usare libretto degli assegni, ma anche la carta di credito o il bancomat, si deve poter accedere facilmente all’elenco dei movimenti, al saldo e così via.

Tutti i condomini hanno il diritto di prendere visione del conto corrente in qualsiasi momento e l’amministratore è tenuto a inviare periodicamente dei resoconti.

Conto corrente condominiale: chi deve aprire e come farlo

Il conto corrente condominiale può essere aperto solo dall’amministratore di condominio non appena viene nominato. Naturalmente deve essere intestato al tutto il condominio e nessun inquilino si può opporre. Per l’apertura occorre sostenere alcuni costi che però cambiano in base alla banca, per tale motivo, dopo il suo insediamento, l’amministratore deve organizzare l’assemblea condominiale e proporre le diverse alternative di spesa a tutti i partecipanti, in modo che si decida in quale banca aprire il conto corrente condominiale. Inoltre, bisogna considerare i costi fissi come l’imposta da bollo da 100 euro annui. Decisi tutti questi dettagli, l’amministratore dovrà recarsi nella banca fisica oppure online munito di carta d’identità, codice fiscale e verbale con la sua nomina.

Vantaggi del conto corrente condominiale

I vantaggi di un conto condominiale sono diversi. Innanzitutto, è uno strumento pensato per garantire massima trasparenza sulle operazioni amministrative del condominio e permette di avere il pieno controllo del bilancio condominiale. Infatti, si possono verificare sempre gli estratti conto e movimenti. Inoltre, è molto utile nel caso in cui venga sostituito l’amministratore: il professionista può subito capire come veniva gestito precedentemente il condominio. Ma può essere utile anche per trovare soluzioni legate al risparmio. Per esempio, ci si può accorgere che una spesa è superflua ed eliminarla oppure cambiare fornitore e così via.

L’amministrazione condominiale è un elemento importante per un edificio, ecco perchè è importante rivolgersi sempre a un professionista serio e capace!

(Art. tratto da pgcasa.it)