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Tutti i documenti e autorizzazioni che servono per costruire una piscina nel vostro giardino.

Quali sono i permessi per costruire una piscina in giardino? Dalla SCIA all’autorizzazione di costruzione, ecco i documenti necessari

Con l’arrivo dell’estate, la voglia di godersi il sole nel proprio giardino o cortile è sempre più forte. Nell’ultimo anno, anche a causa del Covid-19, molti italiani hanno deciso di costruire una piscina interrata all’aperto: è un’ottima soluzione per evitare assembramenti e, allo stesso tempo, consente di rilassarsi e godesi la casa con il massimo divertimento e senza rischi.

Si tratta di un’ottima soluzione se si ha un giardino o altro spazio all’aperto e oggi i costi non sono troppo alti. Inoltre, le piscine si possono completamente personalizzare in base alle proprie esigenze e allo spazio a disposizione. Quando si decide di iniziare un progetto di questo tipo occorre però tenere in considerazione un aspetto importante: la piscina interrata non si può costruire dall’oggi al domani ma sono necessarie specifiche autorizzazioni. Vediamo quali sono.

Permessi per costruire una piscina in giardino: da dove iniziare

Le autorizzazioni sono un passo fondamentale se si vuole costruire una piscina nel proprio giardino o altro spazio aperto. Se si costruisce una piscina interrata senza permessi si rischia di avere sanzioni legate all’abuso edilizio, che oggi può essere scoperto in tanti modi, anche con Google Earth.

Per evitare brutte sorprese, occorre fare tutto a norma di Legge. Vediamo quindi quali sono le autorizzazioni necessarie. Il primo passo è recarsi presso il Comune in cui è situato l’immobile per verificare che la zona non abbia dei vincoli particolari (paesaggistici, urbanistici etc.) Anche il venditore della piscina interrata può comunque offrire una consulenza al cliente: infatti deve conoscere le regole e la normativa legata alla costruzione e quindi può indirizzare il consumatore nel disbrigo delle pratiche. Affidarsi ad un venditore esperto e affidabile è un passo fondamentale.

Costruire piscina esterno: documenti e autorizzazioni

Non essendo una costruzione mobile – come una piscina gonfiabile – ma permanente, la piscina interrata ha bisogno di un permesso di costruzione. Inoltre, se si vuole costruire la piscina in un terreno agricolo la procedura è più difficile, infatti molti Comuni la vietano ma permettono solo di costruire piccoli fabbricati rurali. Ecco perchè prima di eseguire i lavori è fondamentale capire la tipologia di terreno e i vincoli relativi all’area. Per ottenere il permesso di costruire occorre rivolgersi ad un tecnico, come un geometra, che prepara l’Autorizzazione Edilizia da presentare al Comune.

Una volta ottenuto il permesso, bisogna presentare la DIA (Dichiarazione di inizio attività) al proprio Comune 30 giorni prima dell’inizio dei lavori, se entro i successivi 30 giorni non si riceve notizia si può considerare autorizzato l’inizio dei lavori e quindi si può procedere con la costruzione.

In alcuni casi, non bisogna presentare l’Autorizzazione a costruire ma solo la DIA: quando gli interventi hanno un volume che non supera il 20% di quello dell’edificio principale e non vengono quindi qualificati come nuova costruzione. Mentre se la piscina supera il 20% del volume dell’abitazione è necessario ottenere il permesso di costruire.

Se la piscina è costruita in un terreno con vincoli urbanistici, paesaggistici, storici e simili, occorre attendere l’autorizzazione della Soprintendenza. Infine, se la zona è caratterizzata da rischio idrogeologico occorre anche il lasciapassare di un geologo abilitato.

Un’altra domanda comune è la seguente: la piscina interrata deve essere accatastata? Se la costruzione in muratura è minore di 80 mq è pertinenza dell’abitazione e quindi non deve essere accatastata, mentre se supera questa volumetria può provocare un aumento della rendita catastale quindi sì, va accatastata.

Quando si costruisce la piscina occorre poi tenere conto di eventuali distanze dai vicini. Secondo il Codice Civile si deve rispettare una distanza di 3 metri dalla casa vicina.

Come si può notare, la costruzione di una piscina interrata apre la via a davvero tante variabili che dipendono dall’abitazione, dal luogo in cui è situata, dal Comune e dalla volumetria. Per evitare sanzioni o altre brutte sorprese è fondamentale chiedere l’assistenza di un professionista con esperienza in questo tipo di lavori: grazie alla sua competenza in materia e alla conoscenza della normativa, potrà preparare la pratica per avere tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione della piscina.

(Articolo tratto da PG Casa Magazine)